Brief

Perché progettare? Cosa ci spinge a farci strada nel mondo del design con la costante sensazione che tutto quello che c’era da creare è già stato creato?

Parafrasando Paola Antonelli, l’intellettuale del futuro è con ogni probabilità il designer, e in quanto intellettuale è chiamato a porsi numerosi quesiti e a mettere in discussione colonne portanti della progettazione quanto dell’esistenza stessa, cercando di discostarsi sempre più da una forma autoreferenziali di progettazione.

Il progettista del futuro ha bisogno di reali motivazioni progettuali in grado di guidare i suoi progetti, e di trasmettere la sua autorialità senza imporla nelle forme disegnate. Queste motivazioni raramente hanno a che fare con il design in sé, ma con la risposta che ogni progettista è stato in grado di dare alle domande: perché faccio design? Perché fare design? Perché il design è importante? Sono domande difficili, la cui risposta è in continua evoluzione come la disciplina stessa del design del resto.

George Orwell con il suo saggio Why I Write, ha cercato di spiegare a se stesso e a il suo pubblico perché scriveva. Per farlo ha usato il medium della scrittura stessa. Spiegare “Perché scrivo”, scrivendo.

Sulla falsa riga di questo saggio, gli studenti del primo anno sono stati chiamati a rispondere alla domanda del “Perché progetto”, progettando. 

 

SURVIVAL KIT 2077

Il progetto vuole essere la sintesi delle risposte che mi sono dato alla domanda “Why I Design?”. Il risultato è una sorta di chimera, composta da più parti, ognuna a rappresentazione di una delle mie risposte. Il progetto fondamentalmente è un kit di sopravvivenza per un futuro distopico. Il kit di per sè rappresenta la mia idea di prodotto interattivo e utile, che ha bisogno di una dose di DIY per essere utilizzato. Il nome del kit è tratto da una serie di meme* (Cyberpunk 2077) che mostrano tutta una serie di idee bizzarre e discutibilmente futuristiche. 

All’interno del kit troviamo una serie di elementi:

-Api ibernate, per avere la possibilità di creare un proprio sciame in grado di risanare il luogo in cui ci si trova. Questo elemento rappresenta la mia parte che vuole essere attenta ai problemi ambientali nello sviluppo di nuovi prodotti; 

-Spazzolino in bamboo 100% per l’igiene orale, rinnovabile e biodegradabile. Quest’elemento vuole invece rappresentare la mia voglia di esplorare le possibilità d’impiego di materiali semplici ed innovativi; 

-Un contatore Geiger, rilevatore di radiazioni, in grado di mostrare le aree sicure in cui stanziarsi. Rappresenta un apparecchio funzionale, essenziale e al servizio dell’uomo per esigenze primarie; 

-Un santino con il decalogo di Dieter Rams, portafortuna del kit. Voglio delineare con ciò la convinzione che tutto ciò che è progettabile vada progettato con dei buoni principi a monte. 

 

 

 

Corso:

Basic contemporary design

Docente:

Andrea Maragno, Tommaso Russo

 

Studenti:

Alessio Ruppolo

 

Categoria:

Progetto di Ricerca